Affrontare il cancro

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La vita di una famiglia che deve affrontare il tumore può essere completamente sconvolta. La malattia può causare molto stress e può avere un impatto forte sul vostro stile di vita.

Cercheremo di rispondere a 6 domande che molte persone che stanno affrontando l’esperienza del tumore e i loro familiari di riferimento si pongono riguardo allo stress, allo stile di vita, al cambiamento di ruolo e a come affrontare la situazione.

  1. Come possiamo affrontare la diagnosi di tumore?

  2. Le emozioni che proviamo sono “normali”?

  3. Come possiamo gestire le nostre emozioni?

  4. Come possiamo gestire lo stress?

  5. Come possiamo mantenere uno stile di vita sano?

  6. Come possiamo affrontare il nostro cambiamento di ruolo?

Domanda 1: Come possiamo affrontare la diagnosi di tumore?

Persone diverse possono adottare strategie diverse per affrontare la situazione. Si possono distinguere strategie di adattamento attive e passive. Usare strategie di adattamento attive significa affrontare in modo attivo i problemi anziché evitarli. Esempi di strategie di adattamento attive sono:

  • Essere realisti/adeguare le aspettative. Questo aiuta a rimanere positivi, senza negare la realtà e le sfide che essa comporta. Negare la malattia e le sue conseguenze richiede infatti molta energia e, a lungo termine, può essere molto faticoso. Anticipare i vari esiti della malattia può invece aiutare a prepararsi allo stress associato a eventuali cambiamenti.

  • Cercare un senso: ognuno ha la propria idea sul significato della vita. In questa situazione è perfettamente normale che entrambi riconsideriate questo significato e fissiate nuove priorità. Gli obiettivi che si vogliono ancora realizzare nel lungo termine possono essere ricalibrati sul breve termine. Probabilmente vi sarà utile parlare insieme di che idea abbia ciascuno di voi del significato della vita. Oppure, potreste preferire parlare di questo con uno psicologo o un sacerdote.

  • Lasciare qualcosa dopo di sé.

    Per molte persone la diagnosi di tumore non è soltanto un’occasione per riflettere sulla propria vita, ma anche per pensare a cosa si desidera lasciare dopo di sé. Alcuni troveranno conforto nel lasciare qualcosa di tangibile come ricordo di sé e mantenere in questo modo un posto nella vita dei propri cari. Se fosse qualcosa che desiderate fare, potreste considerare uno dei seguenti suggerimenti:

    • Scrivere una lettera o un racconto sulla vostra vita

    • Fare un video con ricordi speciali

    • Realizzare un album di fotografie

    • Esplorare le origini e la discendenza della vostra famiglia tramite un albero genealogico

    • Fare una playlist con le vostre canzoni preferite

    • Raccogliere in un libro le vostre ricette preferite

    • Creare una vostra opera d’arte

  • Essere informati sui farmaci.

    Per affrontare il tumore riceverete un lungo elenco di farmaci di vario tipo. Potrebbe risultare difficile per entrambi tenere traccia di tutto. A un certo punto, il medico potrà aggiungere o eliminare alcuni farmaci oppure modificare i loro dosaggi. Per avere il controllo della situazione, è utile tenere un elenco aggiornato dei vostri farmaci e prodotti medicinali e del motivo per cui li state assumendo. Questo vi faciliterà quando avrete un appuntamento con i medici che vi hanno in cura. Allo stesso scopo, potete tenere nota dei possibili effetti indesiderati.

  • Seguire uno stile di vita sano.

    Apportare piccoli cambiamenti al proprio stile di vita può avere un effetto positivo sulla qualità della vita (ad esempio modificare l’alimentazione o aumentare l’attività fisica). È sempre consigliabile parlare di eventuali cambiamenti di questo tipo con il proprio medico di famiglia.

Per approfondire:

Il Cancro Avanzato – I libretti di AIMaC https://www.aimac.it/scarica-libretto.php?id=16&file=16_Cancro_avanzato

Esistono anche strategie di adattamento passive. Usare strategie di adattamento passive significa tendere a negare o evitare alcuni problemi. Ciò non è necessariamente negativo. Ad esempio, la negazione e la distrazione possono essere efficaci per le persone che vogliono concentrarsi su aspetti positivi o piacevoli della loro vita. Tuttavia, impiegare in modo esclusivo questo tipo di strategie potrebbe non essere sempre la soluzione migliore.

Alcuni esempi:

  • Stare lontano dalla famiglia e dagli amici.

    Alcune situazioni sociali possono rivelarsi troppo difficili da sopportare nei periodi di stress. Alcune persone si ritirano ed evitano i contatti, anche quelli con amici stretti o familiari. Se mantenete le distanze dai vostri cari, finirete per isolarvi molto presto e i problemi inizieranno ad accumularsi. Tirarsi indietro ogni tanto è normale, ma cercate di partecipare il più possibile ad attività sociali, anche se non ve la sentite. Se siete in contatto con altre persone avrete una maggiore sensazione di sostegno, accettazione e sicurezza.

  • Negazione totale.

    Alcune persone preferiscono negare completamente di avere il cancro (o che lo abbia il partner o il coniuge). La negazione della malattia può farvi guadagnare un po’ di tempo per elaborare lo shock, ma il continuare a negare la situazione può seriamente ostacolare il trattamento o ridurre la vostra capacità di affrontare le conseguenze associate alla malattia (ad es. appuntamenti, decisioni sulle terapie).

  • Abuso di sostanze.

    Nei periodi più difficili alcune persone potrebbero fare uso di sostanze come sigarette, alcol o droghe per alleviare lo stress nel breve termine. A lungo termine questo atteggiamento può danneggiare i rapporti con i familiari e gli amici, oltre a essere dannoso per la vostra salute. Inoltre, alcune sostanze possono interferire con la vostra capacità di giudizio quando occorre prendere decisioni importanti.

  • Sovraccarico di lavoro.

    Concentrarsi attivamente sul proprio lavoro può avere effetti positivi in diversi modi. Potete imparare cose nuove, tenervi occupati ed entrare in contatto con altre persone. Tuttavia, tuffarsi a capofitto nel lavoro può essere un modo per evitare di affrontare la malattia e tutto ciò che essa comporta. Potreste avere meno tempo da passare con la famiglia e gli amici, dormire meno, mangiare meno, potreste iniziare a trascurare la vostra salute. Pertanto, cercate sempre di trovare un sano equilibrio tra lavoro e vita privata.

Domanda 2: Le emozioni che proviamo sono “normali”?

Il tumore non influisce solo sulla salute fisica ma può anche provocare diverse reazioni emotive, sia nella persona malata che nel familiare di riferimento. Le vostre emozioni possono cambiare di giorno in giorno, di ora in ora, e sono la risposta a un’esperienza che cambia la vita. Potreste provare entrambi emozioni simili nello stesso momento, oppure avere sentimenti completamente diversi. Tutto questo è normale quando ci si trova ad affrontare un tumore.

Può risultare difficile esprimere queste emozioni a parole. Potreste chiedervi se l’altra persona capisce davvero quello che state provando, o forse non volete essere di peso all’altro.
Qui di seguito abbiamo elencato alcune emozioni comuni che potreste provare in alcuni momenti. Potete usare queste spiegazioni per cercare di riconoscere certe emozioni in voi stessi, ma anche nell’altra persona. Essere in grado di spiegare i vostri sentimenti all’altro, potrebbe aiutarvi a ricevere (e dare) il supporto di cui avete bisogno.

Rabbia: molte persone si sentono arrabbiate a causa del tumore. Potreste provare rabbia perché il tumore è ritornato, o perché la vita non è andata come avreste voluto. Potreste essere arrabbiati con il medico che vi ha dato la notizia o, semplicemente, con il mondo intero. Potreste chiedervi “perché è successo a me/a noi?” A volte potreste anche non sapere perché siete arrabbiati.

Paura: se vi dicono che il tumore è ritornato o che si è diffuso potreste talvolta essere assaliti da sentimenti di paura per il vostro futuro insieme o per la morte. Potreste essere preoccupati per il lavoro, le implicazioni economiche legate alla malattia o per tutte le incertezze che dovrete affrontare. Potreste essere spaventati per il modo in cui gli altri reagiscono e affrontano la situazione. Avere meno controllo sulla propria vita può spaventare.

Senso di colpa: alcune persone si ritengono colpevoli per la propria malattia. Tuttavia, nella maggior parte dei casi il motivo per cui il cancro si diffonde o non risponde a un trattamento, resta sconosciuto. Forse a preoccuparvi è l’impatto della malattia sulla vostra famiglia, oppure vi sentite in colpa perché avete bisogno di assistenza. Anche come partner, coniuge, familiare potreste sentirvi in colpa perché non potete fare nulla per cambiare la situazione o perché avete meno tempo da passare con le altre persone.

Solitudine: pur avendo una buona rete sociale di amici e familiari, potrebbe capitarvi di sentirvi soli e isolati. È normale pensare che nessuno possa immaginare cosa state attraversando. La vostra famiglia e i vostri amici potrebbero avere qualche difficoltà ad accettare la diagnosi e alcuni potrebbero persino mantenere le distanze da voi. Le vostre nuove responsabilità di famigliare di riferimento potrebbero inoltre farvi avere meno tempo da trascorrere con gli amici o da dedicare ad attività che vi piacciono. Potreste anche sentirvi trascurati perché la maggior parte delle cure e delle attenzioni è rivolta alla persona malata.

Senso di impotenza: dopo una diagnosi impegnativa, potreste sperimentare la sensazione di non poter fare granché per migliorare la situazione. Potrebbe capitare che, nonostante seguiate i consigli del medico, di fronte al progredire della malattia, abbiate comunque la sensazione di perdere il controllo sulla vostra vita.

Tristezza: quando si affronta un tumore, spesso si prova tristezza. Vi potete sentire tristi per la malattia, il futuro, la perdita della vostra salute o di quella del vostro caro. Anche se è normale sentirsi tristi, con il tempo per alcune persone queste emozioni possono diventare più forti e più intense. Se questi sentimenti fossero la causa di una perdita d’interesse per le vostre normali attività o se non aveste più alcuna motivazione, ciò potrebbe condurvi verso la depressione.

Se vi sentiste addolorati o depressi, chiedere aiuto sarebbe importante per affrontare la situazione in modo più efficace e veloce. Inoltre, chiedere aiuto per tempo avrà anche un’influenza positiva sulla vostra qualità di vita. Se sentite di avere bisogno di un aiuto professionale per voi stessi o per il vostro caro, potete rivolgervi al vostro medico o all’equipe che vi ha in cura.

Suggerimento:

Confrontatevi con altre persone che stanno compiendo il vostro stesso percorso tramite gruppi di supporto o leggete le loro storie online. https://forumtumore.aimac.it

Potreste scoprire di avere molto in comune e che le vostre storie si assomigliano.

Domanda 3: Come possiamo gestire le nostre emozioni?

Purtroppo non c’è una risposta univoca su quale sia il modo migliore per affrontare le proprie emozioni. Ognuno è diverso e ogni situazione è diversa. Ognuno reagisce a proprio modo e con i propri tempi. Tuttavia, esistono alcuni consigli generali che altre persone che si trovano ad affrontare un tumore ritengono utili.

Ricercate comprensione e supporto dal vostro ambiente.

I vostri famigliari ed i vostri amici potrebbero non notare che siete emotivamente turbati. Potrebbero preoccuparsi soltanto del vostro benessere fisico e farvi domande a questo riguardo. Potrebbe esservi di aiuto condividere il vostro stato d’animo o il vostro stato di turbamento emotivo con le persone intorno a voi. Se avete bisogno di una guida su come parlare dei vostri sentimenti, date un’occhiata alle informazioni fornite nel capitolo 1.

Datevi tempo.

L’elaborazione delle vostre emozioni può richiedere un po’ di tempo. Concedetevi questo tempo. Fate sapere alle persone intorno a voi se avete voglia o meno di dedicarvi a determinate attività o di affrontare determinati argomenti di conversazione.

Richiedete un aiuto professionale.

Se vi sentite di non riuscire a gestire le vostre emozioni da soli e le persone vicine a voi non sono in grado di aiutarvi, potete sempre ricorrere al supporto di un professionista. Sia all’interno che all’esterno dell’ospedale esistono professionisti e associazioni che possono aiutarvi.

Cercate di avere un miglior controllo della situazione.

Potete cercare di avere un miglior controllo della situazione nei seguenti modi:

  • Trovando le informazioni corrette sulla vostra malattia

  • Tenendo un diario delle emozioni. Può essere utile impostare un promemoria sul vostro telefono a intervalli di qualche ora per annotare brevemente come è il vostro umore in quel momento. Nelle ultime pagine di questa guida troverete alcuni schemi che potete utilizzare.

  • Confrontandovi con altre persone nella vostra stessa situazione. Esistono molti gruppi di auto-aiuto sia per le persone malate di tumore sia per i loro familiari.

Una malattia come il cancro è spesso una delle esperienze più stressanti nella vita di una persona. Affrontare il tumore può essere ancora più impegnativo se si aggiunge lo stress derivante da lavoro, famiglia o preoccupazioni economiche. Anche lo stress quotidiano può rendere più difficile affrontare la malattia.

Lo stress è qualcosa che si prova quando si è sotto pressione mentale, fisica o emotiva. Anche se è normale provare un po’ di stress di tanto in tanto, le persone soggette ad alti livelli di stress psicologico o ripetutamente sottoposte a stress per un lungo periodo di tempo, possono manifestare problemi di salute (mentali e/o fisici). Lo stress può anche ridurre la nostra resilienza, ovvero la nostra capacità di affrontare traumi e difficoltà. I sintomi dello stress possono manifestarsi sia a livello fisico (ad es. con difficoltà a dormire, mal di testa cronico, pressione alta o patologie cardiache), sia a livello psicologico o emotivo, e portare a una costante sensazione di affaticamento, insonnia o ipersensibilità.

Potete ridurre la quantità di stress presente nella vostra vita inserendo piccoli cambiamenti. Prendete in considerazione i suggerimenti seguenti per ridurre entrambi il vostro stress. Alcuni possono interessare solo uno di voi, ma può comunque essere utile parlarne:

  • Siate consapevoli dei vostri limiti. Se qualcuno vi chiede di svolgere un determinato compito e non avete il tempo, l’energia o l’interesse per farlo potete tranquillamente, rifiutare. Non dovreste sentirvi colpevoli per aver detto di no: un tumore può cambiare la vita ed è normale concentrarsi sulle cose che vi interessano. Se state lavorando e vi viene chiesto di assumere ruoli o responsabilità che vi sembrano ingestibili, rifiutate e spiegate cosa vi sentite in grado di fare. Ciò potrebbe comportare l’esecuzione di una parte più piccola di un compito, o chiedere maggior tempo per portarlo a termine.

  • Chiedete aiuto. È perfettamente sensato chiedere aiuto all’altro (e ad altre persone) quando ne avete bisogno. È probabile che le persone vogliano offrirvi il loro supporto, quindi pensate in anticipo a particolari compiti per i quali avete bisogno di aiuto. Ad esempio, i familiari o gli amici possono aiutarvi a fare la spesa, preparare i pasti, tenere un animale domestico o andare a prendere i bambini a scuola.

  • Dite di no. A differenza di quanto indicato sopra, alcune persone potrebbero voler trascorrere del tempo con voi e offrirvi un aiuto costante, anche quando non ne avete bisogno. Questa situazione non deve necessariamente mettervi in imbarazzo: potete ringraziarli per l’aiuto, ma dire loro che vorreste un po’ di privacy o che siete in grado di fare le cose da soli.

  • Individuate le priorità. Fate una lista delle cose che fate abitualmente (lavoro, faccende domestiche, ecc.). Classificatele per importanza, considerando quelle che dovete svolgere e quelle che per voi sono le più importanti. Se non avete più il tempo di fare tutto, concentratevi sui compiti e sulle attività in cima alla lista.

  • Suddividete le attività in parti più piccole. A volte le attività lunghe possono essere suddivise in parti più piccole. Questo metodo può facilitare la gestione di problemi apparentemente enormi. Ad esempio, invece di passare un pomeriggio a pulire tutta la casa, dedicatevi a 1 o 2 camere al giorno.

  • Fatevi aiutare nelle questioni amministrative. Parlate con un assistente sociale o con un consulente finanziario che conosca le questioni assicurative, amministrative ed economiche legate alla malattia. Non aspettate a cercare un aiuto per affrontare questi problemi (ad es. ricovero in ospedale, congedo per malattia, ecc.), per evitare che diventino difficili da risolvere.

  • Cercate di fare regolare attività fisica o altre attività per distrarvi. Un’attività fisica moderata, come una camminata di 30 minuti più volte alla settimana, può aiutarvi a ridurre lo stress. Se non siete sicuri del programma di attività che state iniziando, potete parlarne con i professionisti sanitari che vi seguono.

  • Passate del tempo all’aria aperta. Se possibile, fate una passeggiata all’aperto, in un parco o in un altro ambiente naturale. Il sole, l’aria fresca, i suoni della natura possono contribuire a ravvivare la vostra giornata.

  • Programmate delle attività sociali. Dedicate del tempo alla socialità (famiglia o amici): è un buon modo di ridurre il livello di stress.

  • Cercate di riposarvi e di dormire a sufficienza. La vita è piena di impegni e qualcuno potrebbe pensare che il riposo e il sonno siano cose che non ci possiamo permettere. Al contrario, essi sono essenziali per aiutarci a stare in salute.

  • Provate a fare qualcosa di rilassante e non abbiate paura di sperimentare cose nuove che potrebbero piacervi. Potete provare a programmare un momento di relax quotidiano svolgendo un’attività che vi piace e che trovate rilassante, come leggere un libro, fare giardinaggio o ascoltare musica.

  • Non dimenticate di fare quello che vi piace, ad esempio mangiare nel vostro ristorante preferito o guardare il vostro programma preferito alla TV.

Domanda 4: Come possiamo gestire lo stress?

Tecniche di mindfulness

Molte persone imparano e praticano tecniche di mindfulness per alleviare lo stress. Potete imparare la maggior parte di queste tecniche con l’aiuto di un istruttore. Inoltre, molti ospedali e centri oncologici organizzano corsi per insegnare le tecniche di rilassamento, rivolti sia alle persone malate di tumore che ai loro familiari.

Domanda 5: Come possiamo mantenere uno stile di vita sano?

Uno stile di vita sano può essere un buon modo per entrambi di affrontare la malattia. Può aiutare a farvi sentire meglio e a gestire lo stress e l’incertezza. Solitamente ci limitiamo ad adottare sane abitudini alimentari e a rimanere il più possibile attivi. Tuttavia, anche mantenere i contatti sociali è un aspetto importante per salvaguardare uno stile di vita sano.

Nota: non tutti i suggerimenti che seguono sono applicabili a tutti i pazienti e a tutti i famigliari. Potrete trovarli più o meno adatti a voi, a seconda della malattia e delle vostre condizioni fisiche. Se pensate che questi suggerimenti non vi siano di aiuto, potete consultare il vostro medico curante o un dietologo.

Alimentazione

Se non ci sentiamo bene o se ci occupiamo di qualcuno che è malato, tendiamo a prestare meno attenzione all’alimentazione. Tuttavia, è importante che entrambi mangiate in modo sano e che apprezziate il cibo (sano) nella misura in cui è possibile.

Non esiste uno schema alimentare perfetto. Certi giorni potreste non sentirvi di mangiare nemmeno un boccone. Questo può essere dovuto ai trattamenti a cui vi state sottoponendo oppure allo stress o al carico di lavoro. In altre giornate, il vostro appetito si farà sentire. Di seguito sono riportati alcuni suggerimenti che possono aiutarvi a trovare un equilibrio nei giorni in cui incontrate difficoltà:

  • Provate, per quanto possibile, a variare i cibi e gli ingredienti. Questo vi aiuterà ad assimilare tutti i tipi di nutrienti di cui avete bisogno per mantenervi in forze.

  • Molte persone che stanno affrontando un tumore hanno maggiore appetito al mattino. Approfittatene e cercate di mangiare di più in questo momento della giornata, in particolare quello che vi piace.

  • Non preoccupatevi troppo delle volte in cui non vi sentite bene e non riuscite a mangiare niente. Quando ve la sentite, provate a mangiare in piccole quantità.

  • È una buona idea programmare e/o preparare i pasti che consumerete, tuttavia dovete essere entrambi pronti ad accettare l’eventualità che uno dei due non abbia appetito. Questo è abbastanza normale e non potete prevedere quando accadrà. Cercate di non arrabbiarvi.

  • Nei giorni in cui non avete per niente appetito, la cosa migliore da fare è bere la maggiore quantità possibile di liquidi. Dopotutto l’acqua aiuta il funzionamento generale dell’organismo. Una volta assunta quest’abitudine, può essere di aiuto tenere una bottiglia di acqua sempre a portata di mano.

  • Ogni tanto potete bere piccole quantità di bevande alcoliche. Non c’è niente di male, a meno che i medici vi abbiano sconsigliato di assumere tali bevande. Tuttavia, per quanto possibile si raccomanda di limitarne il consumo.

Per approfondire:

La nutrizione nel malato oncologico – I libretti di AIMaC
https://www.aimac.it/scarica-libretto.php?id=13&file=13_Nutrizione

Movimento

Se state affrontando un tumore e vi state sottoponendo ad un trattamento, ci sono buone probabilità che l’associazione tra malattia e cure vi faccia sentire stanchi. La prospettiva di riposare il più possibile potrebbe risultare più allettante di quella di fare attività fisica. Tuttavia, in molti casi proprio muovendosi di più si può contrastare meglio l’affaticamento.

Anche come famigliari di riferimento potreste non trovare il tempo o l’energia per fare attività fisica, perché la cura della persona cara è la vostra priorità. Tuttavia, dall’attività fisica potreste trarre gli stessi benefici.

Essere fisicamente attivi ha vari effetti positivi sia per la persona malata che per il suo famigliare. Di seguito ne riportiamo alcuni:

  • L’attività fisica vi aiuta a sentirvi meno stanchi. Se avete più energie sarà più facile continuare a fare le cose di tutti i giorni.

  • L’attività fisica o lo sport possono essere divertenti e avere un effetto rilassante. È un’occasione per non pensare alla malattia.

  • L’attività fisica fa bene alla salute in generale (si dorme meglio, si sente meno lo stress e la mente è più lucida).

  • L’attività fisica regolare potrebbe talvolta ridurre nella persona malata di tumore la possibilità che si verifichino alcuni effetti indesiderati come affaticamento, neuropatia, linfedema, osteoporosi e nausea.

  • Se praticato insieme, l’esercizio può anche avvicinarvi. Consente di motivarvi a vicenda.

  • Numerosi studi hanno dimostrato che fare attività fisica ha un’influenza positiva sulla qualità di vita delle persone.

Quindi, rimanere attivi hai i suoi vantaggi. Tuttavia, come persona malata di cancro, vi potreste chiedere: come posso iniziare? Nel mio caso, qual è il massimo che posso fare e qual è il mio limite? Se il medico che vi ha in cura non ha previsto un programma di attività fisica potete chiederglielo voi. All’interno dell’ospedale possono essere fornite cure fisioterapiche personalizzate. Anche come famigliari di riferimento potreste farvi le stesse domande. Potreste avere già abbastanza cose a cui pensare e non sapere fino a dove potete spingervi. Potete contattare anche voi un fisioterapista per stabilire un programma di attività fisica e fissare dei limiti.

Non esitate a chiedere a qualcun altro di occuparsi di alcuni dei vostri compiti o di alleggerire il vostro carico di lavoro come famigliare di riferimento, in modo da potervi dedicare all’attività fisica. Scegliete un’attività che vi piace, quello che preferite (camminare, nuotare, andare a cavallo, ballare, ecc.).

Per approfondire:

Suggerimenti per mantenervi in movimento

  • Cercate di rimanere attivi in qualsiasi momento della giornata. Ad esempio, potete fare esercizio fisico a letto, seduti su una sedia o facendo le scale. Se non riuscite a farlo da soli, possono aiutarvi i vostri familiari o le persone che vengono a farvi visita.

  • Cercate di stare il più possibile fuori dal letto, usatelo solo per riposare.

  • Per evitare cadute, è consigliabile che la persona malata indossi scarpe adatte e robuste e utilizzi un qualche tipo di ausilio. La cosa migliore che potete fare è portarlo con voi quando uscite di casa, se è quello che siete abituati a fare.

  • Nel corso della giornata cercate di trovare alcuni momenti da dedicare all’attività fisica. Ad esempio, è possibile fare “mini-allenamenti” da 10 minuti anziché un solo allenamento da 30 minuti. Inoltre, è meglio fare alcune brevi passeggiate al giorno piuttosto che un’unica passeggiata lunga.

  • Una passeggiata per negozi o un giro in bicicletta possono aiutare molto. Ogni tanto lasciate l’auto in garage.

  • Anche il giardinaggio è una forma di attività fisica e le cose da fare sono sempre tante: tagliare il prato, togliere le erbacce, ecc.

  • Cercate di alzarvi 20 minuti prima per fare una breve passeggiata. Inizierete la giornata sentendovi in forma e pronti a partire!

  • Esistono molte associazioni che organizzano attività per le persone malate di tumore e per i loro familiari.

Domanda 6: Come possiamo affrontare il nostro cambiamento di ruolo?

Quando improvvisamente dovete prendervi cura di qualcuno o dovete essere assistiti, cambia il ruolo che ognuno ha all’interno della relazione. Il tipo di cambiamento e l’effetto che determina su di voi dipendono da come era il vostro rapporto prima della malattia.

Alcune persone trovano che questo rafforzi il loro rapporto e li avvicini di più. Altre persone rimpiangono com’era il rapporto prima della diagnosi.

Chi era abituato a essere molto indipendente e autosufficiente potrebbe avere difficoltà ad assumere un ruolo di dipendenza. Oppure, chi non ha mai prestato assistenza a qualcuno potrebbe sentirsi a disagio nel suo nuovo ruolo di familiare di riferimento.

Per fare fronte al cambiamento di ruolo nella relazione, abbiamo elencato alcuni suggerimenti che altre persone nella stessa situazione hanno trovato utili:

  • Se siete insicuri riguardo a certe responsabilità connesse al vostro ruolo di familiare di riferimento, potrebbe giovarvi acquisire un po’ di sicurezza approfondendo la vostra conoscenza della malattia e di tutto ciò che comporta. Potete farlo leggendo libri, partecipando alle visite e preparando domande specifiche per i medici e professionisti sanitari.

  • Se uno dei due non si sente a proprio agio con alcuni compiti (ad es. uso del bagno, vestirsi), in caso di necessità, potete richiedere l’intervento dell’assistenza domiciliare.

  • Lasciate che la persona malata di cancro svolga alcuni compiti in modo autonomo. Questo può restituire una certa sensazione di controllo a una persona che dipende dal proprio familiare di riferimento. Per entrambi, potrebbero esistere linee invalicabili che è importante non oltrepassare.

  • Datevi tempo sufficiente per adattarvi alla situazione. Si tratta di un grande cambiamento per tutti e due ed è normale che abbiate bisogno di un po’ di tempo per abituarvi.